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OSMOSI INVERSAVoce di elenco 1
L’impianto a osmosi inversa vi permette di avere una fonte inesauribile di acqua purissima e leggera. Infatti, le sue membrane filtrano l’acqua e formano una barriera contro ogni impurità: trattengono virus e batteri e la quasi totalità delle sostanze disciolte (sali, metalli, pesticidi, inquinanti e tutti gli elementi tossici e dannosi per il nostro organismo). Pertanto, non esiste acqua migliore per bere, cucinare, preparare drink, latte e cibi per bambini, lavare frutta e verdura, preparare ghiaccio e lavarsi il viso.
Che cos’è l’osmosi inversa?
Si tratta di un sistema di filtraggio dell’acqua ideato dalla NASA per riciclare i liquidi consumati dagli astronauti. Questa tecnica viene oggi utilizzata sia su scala industriale che domestica, dipende dalla quantità di acqua da filtrare. In sintesi, l’osmosi inversa è un fenomeno fisico basato sulla pressione osmotica: il processo consiste nel pressare l’acqua attraverso una membrana semi-permeabile che lascia passare quasi unicamente le molecole d’acqua.
Per quanto riguarda l’utilizzo domestico dell’osmosi inversa, il depuratore è collegato all’uscita dell’acqua fredda del sottolavello ed è provvisto di un rubinetto dedicato, posto in un angolo del lavello, da cui prelevare l’acqua osmotizzata.
Se l’acqua proviene dall’acquedotto basta installare l’osmosi nel sottolavello, se però si attinge da un pozzo artesiano o da acque non potabili, sarà necessario analizzarne un campione per accertare la fattibilità dell’impianto o l’eventuale necessità di integrarlo con altri sistemi di disinfezione.*
Cosa fare?
Potete decidere di comprare le nostre apparecchiature o prenderle in comodato. In quest’ultimo caso usufruirete di una garanzia totale valida per tutta la durata del contratto. Inoltre, il costo della manutenzione semestrale rimarrà invariato per la durata del comodato.
Infine, per aderire all’offerta sarà sufficiente versare un contributo di installazione e pagare semestralmente il cambio filtri (il primo kit di filtri si paga al momento dell’installazione).
*Questo sistema può essere utilizzato in aggiunta agli impianti di potabilizzazione dell’acqua di pozzo quale elemento terminale che garantisce di bere acqua purissima e lievissima dal rubinetto di casa.
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OSMOSI IN COMODATOVoce di elenco 2
Come fare ad ottenere il comodato?
Basta sottoscrivere con noi un contratto di noleggio che prevede come punti salienti:
- manutenzione semestrale con sostituzione filtri
- assistenza gratuita
- sostituzione membrana ad esaurimento della stessa
- possibilità di riscatto alla scadenza del noleggio
- Il pagamento per manutenzione straordinaria avviene all’atto dell’assistenza periodica.
- Per il servizio di installazione è previsto un contributo iniziale.
Perché scegliere l’osmosi inversa
Il sistema di depurazione ad osmosi inversa elimina dall’acqua, oltre a virus e batteri, la quasi totalità delle sostanze inquinanti che potremmo altrimenti rinvenirvi (tra cui, a titolo inesaustivo, metalli, pesticidi, fibre di amianto e sedimenti di qualsiasi grandezza ecc.) rendendo invece così la vostra acqua oligominerale, ossia molto leggera.
L’apparecchio è direttamente collegato alla rete idrica, pertanto si usufruisce di una fonte inesauribile e continua di acqua pura. Si evitano così le scomodità legate all’acquisto, al trasporto e alla conservazione delle bottiglie d’acqua. L’aspetto più importante è, tuttavia, il contributo fornito alla tutela dell’ambiente: si riduce notevolmente lo smaltimento delle bottiglie di plastica.
Per maggiori approfondimenti sull’osmosi inversa, potete consultare la pagina dedicata all’interno del nostro sito “sistemi di filtrazione”
oppure telefonare allo
0812597505 - 3311339606
o infine scrivere una email a
info@rivagreen.it
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SISTEMA DI ULTRAFILTRAZIONEVoce di elenco 3
Il sistema di ultrafiltrazione elimina dall’acqua oltre alla carica batterica, anche il cloro, gli odori e i sapori, nonché le sostanze organiche e in sospensione di dimensioni fino a 0,01 micron.
L’efficacia dell’azione del filtro è frutto dell’associazione delle funzioni chimico-fisiche di assorbimento dei carboni attivi con quelle antibatteriche dovute alla presenza della membrana di ultrafiltrazione. Il sistema è idoneo al trattamento domestico dell’acqua potabile. Ciò avviene nel rispetto di quanto stabilito dai decreti ministeriali sulla qualità dell’acqua destinata al consumo umano e relativi dispositivi di trattamento, ovvero il DM 174/2004 e il DM 25/2012. L’apparecchio eroga una portata massima di 370 litri al minuto con autonomia complessiva di 4000 litri d’acqua.
La cartuccia filtrante di tale dispositivo deve essere sostituita al raggiungimento del termine dell’autonomia sopraindicata e, in ogni caso, almeno una volta l’anno.
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MICROFILTRAZIONEVoce di elenco 4
La microfiltrazione avviene per mezzo di un filtro che trattiene:
- Fibre di amianto
- Microorganismi presenti nell’acqua, quali cisti di Giardia, Ameba e di Cryptosporidium
- Cloro
- Sedimenti
- Muffe
- Alghe
- Qualsiasi particella di diametro superiore o uguale a 0,5 micron (0,0005 mm)
La Microfiltrazione elimina, inoltre, odori e cattivi sapori rendendo l’acqua perfettamente gradevole al palato.
L’efficacia dell’azione di microfiltrazione dei vari filtri in commercio è data dall’associazione delle azioni chimico-fisico di assorbimento svolta dai carboni attivi e dalla filtrazione meccanica.
I filtri contengono una speciale cartuccia a struttura composita idonea al trattamento domestico dell’acqua potabile, nel rispetto di quanto stabilito dal DM 174/04.
La portata massima della filtrazione è di 370 litri/h e l’ autonomia, a seconda dei modelli, è di 3.000, 11.000 o 34.000 litri.
La cartuccia filtrante deve essere sostituita all’esaurimento della sua autonomia e, in ogni caso, almeno una volta l’anno. Si raccomanda di sostituire periodicamente la cartuccia filtrante, anche e sopratutto in caso di scarso utilizzo, poiché all’interno del filtro stesso potrebbe proliferare flora batterica. Pertanto, la sostituzione non dipende solo dal numero dei litri trattati, ma anche dal tempo trascorso dall’istallazione. Per una maggiore sicurezza è possibile aggiungere una lampada a raggi ultravioletti dopo il filtro, per eliminare qualsiasi eventuale presenza di batteri.
Percentuale di riduzione dei principali inquinanti con l’osmosi inversa: | |
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Bario | 98,3% |
Cadmio | 99,8% |
Cloro | 99,2% |
Fluoruri | 96,0% |
Nitrati | 96,0% |
Cianuri | 95,0% |
Trialometani | 99,0% |
Piombo | 98,0% |
Calcio | 97,0% |
Virus | 99,0% |
Batteri | 99,0% |
Giardia | 99,0% |
Mercurio | 98,0% |
Radio | 80,0% |
Arsenico totale | ca. 50/90% |
La battaglia contro il calcare con gli Addolcitori
I sistemi anticalcare mirano ad eliminare gli effetti deleteri che la cosiddetta “acqua dura” provoca sugli impianti e sugli elettrodomestici. I sedimenti calcarei creano ostruzioni che diminuiscono la portata dell’acqua. Inoltre, le serpentine di riscaldamento incrostate assorbono più elettricità per portare l’acqua alla temperatura desiderata. Al fine di un risparmio energetico, il DM 26 giugno 2015 sul trattamento dell’acqua – sia degli impianti delle nuove abitazioni che di quelle sottoposte a ristrutturazione, ma anche nel caso di una semplice sostituzione del generatore – impone:
- un condizionamento chimico dell’acqua degli impianti termici, indipendentemente dalla loro potenza;
- un addolcitore per impianti di potenza termica del focolare superiore a 100kw quando la durezza dell’acqua supera i 15° F.
Per quanto riguarda il trattamento dell’acqua calda sanitaria, la norma UNi8065 prevede per tutti gli impianti termici, indipendentemente dalla loro potenza, l’installazione di un addolcitore, se la durezza è maggiore o uguale a 25°F, o la possibilità di scegliere tra un condizionamento chimico o un addolcitore, se la durezza è inferiore a 25°F.
Cosa significa “durezza dell’acqua”?
La “durezza” dell’acqua è data dalla somma dei sali di calcio e di magnesio in essa disciolti. Questi sali hanno la proprietà di solidificarsi, formando durissimi e resistentissimi blocchi calcarei.
Le temperature elevate favoriscono il processo di solidificazione, pertanto le superfici più incrostate sono quelle che riscaldano l’acqua. Ne consegue che, in presenza di acque calcaree, gli elettrodomestici (lavastoviglie, lavatrici e soprattutto caldaie e scaldabagni) hanno vita breve e necessitano di continue riparazioni.
La soluzione: gli addolcitori
Gli addolcitori servono per eliminare i problemi di durezza dell’acqua ed il calcare da impianti di riscaldamento e elettrodomestici: l’acqua passa attraverso uno strato di “resine scambiatrici” che trattengono il calcare e rilasciano sali non incrostanti.
Tali resine necessitano di una rigenerazione periodica con salamoia concentrata, ovvero acqua salata per cloruro di sodio. Questa operazione avviene automaticamente.
Gli addolcitori dell’ultima generazione hanno raggiunto elevati livelli tecnici di perfezionamento per cui tutte le operazioni sono automatizzate. L’unico intervento richiesto al proprietario è quello di riempire periodicamente con sale l’apposito contenitore.
L’addolcitore: una scelta ecologica
L’impiego dell’addolcitore non solo riduce il consumo elettrico, ma anche l’uso di detersivi. Come è noto, mari, laghi e fiumi sono colpiti dal cosiddetto processo di eutrofizzazione, un fenomeno dovuto all’immissione di sostante inquinanti (detersivi, fertilizzanti ecc.) nei corsi acquatici. Si tratta di un allarmante processo che sta modificando l’ecosistema a causa dell’accumulo di azoto e fosforo responsabili della proliferazione delle alghe microscopiche.
L’addolcitore: una scelta economica
Sostenere, quindi, una spesa iniziale per l’installazione di un addolcitore è un fruttuoso e intelligente investimento per il futuro che permetterà di risparmiare tempo, denaro, energia e soprattutto stress.